Così viene descritta la vendemmia dal vocabolario Treccani:
vendémmia s. f. [lat. vīndēmia, lat. tardo vĭndēmia, comp. dei temi di vīnum «vino» e demĕre «levare»]. – 1. Operazione agricola della raccolta dell’uva, sia da consumare come frutto sia destinata alla vinificazione: fare la v.; i lavori della v.; i contadini sono tutti nel campo per la v.; cominciare, anticipare, ritardare la v.; il tempo della v., e anche la vendemmia, il tempo in cui si fa la raccolta dell’uva (generalmente, la fine di settembre): per la v., eravamo ancora in campagna quell’anno.
Per noi di Cantina Tessari è, letteralmente, la soddisfazione nel “raccogliere i propri frutti”.
La fatica è tanta: le ore di lavoro con le braccia alzate si ripercuotono sulla schiena, a fine giornata il medico consiglia la miglior cura: un bicchiere di vino in compagnia.
Bisogna ricordarsi di alzare e trasportare le cassette piene di uva, che per noi si aggirano intorno ai 3 – 3,5 kg, sempre con posture corrette e, senza badare all’orgoglio, chiedendo aiuto ai colleghi.
Gli insetti che ci svolazzano accanto sono molteplici; attratti dalla dolcezza del succo d’uva (come biasimarli d’altronde!).
Pochi accorgimenti che vengono però appagati dalla bellezza dei paesaggi collinari, dai profumi che ci circondano e dal chiacchiericcio fra lavoratori.
Il pensiero del vino che verrà riempie i pensieri del nostro cantiniere Antonio. Germano, invece, con la cura di una mamma con il proprio figlio neonato raccoglie i grappoli quasi accarezzandoli. Cornelia volge già lo sguardo a qualche nuovo paese del mondo a cui far conoscere il nostro Soave, la nostra Garganega. Aldo e Bianca, con fare vigile e attento, aiutano e monitorano i figli.
Durante la vendemmia gli animi sono in fermento, il mosto ribolle nelle vasche e le uve per il Recioto lasciate ad appassire nel fruttaio.
“Per me niente vino stasera!” “Cosa succede, ti senti male? Dai vieni qua che ti passa tutto! E ricorda: la miglior medicina è quella che viene dalla cantina!”.
Elisa Franco