Al ristorante non sai mai che vino scegliere? Entri in un wine shop e non sai da che parte cominciare? La soluzione c’è, ed è quella di iniziare a degustare consapevolmente! Qualche evento dedicato al vino ti può aiutare, munito di carta e penna, segui questi nostri consigli e magari alla prossima cena stupirai i tuoi amici!
Prendere appunti durante le degustazioni guidate sembra un po’ da primo della classe, ma questa pratica costruisce potenti capacità di osservazione e di raccoglimento. Inoltre potrebbe effettivamente essere una cosa buona per il cervello: in uno studio i Master sommelier hanno mostrato un aumento dell’attività cerebrale nella memoria e nella funzione cognitiva.
Iniziamo quindi ad imparare come esercitare i 5 sensi ma anche il cervello!
1. Osserva: guarda il vino nel tuo bicchiere.
2. Annusa: identifica cinque aromi unici nel tuo vino.
3. Assaggia: quantifica i tratti dell’acidità, del tannino, del livello alcolico, della dolcezza e del corpo.
4. Pensa: metti tutto insieme e raffina la tua opinione.
OSSERVA
COLORE: il colore di un vino può dirci molto su cosa sta succedendo all’interno del bicchiere. Un esempio è l’età: un vino bianco di colore giallo ambrato può indicare un vino che ha subito una lunga maturazione, un vino rosso di colore poco intenso invece indica che è giovane, non troppo strutturato. Altri esempi sono le varietà di uve utilizzate oppure addirittura il clima in cui è cresciuto il vitigno ed è stato prodotto.
VISCOSITÀ: fai roteare il tuo bicchiere e dai un’occhiata a come forma le lacrime (dette anche “archi”) sul lato del vetro. Sono lacrime spesse, lente o veloci? Questo ci dice che il vino è più alcolico, più dolce o entrambi.
CHIAREZZA: il vino è limpido, velato o torbido? La chiarezza è un suggerimento per alcune tecniche di vinificazione utilizzate sul vino, tra cui chiarificazione e filtraggio.
ANNUSA
Il vino contiene centinaia di diversi composti aromatici che forniscono indizi su cosa sia il vino, da dove viene e come è stato fatto.
Ecco cosa cercare, in particolare:
• Odori di frutta, fiori o erbe che sono indicativi del vino o della varietà di uva;
• Spezie, vaniglia o altri aromi che derivano dall’affinamento o dall’invecchiamento in legno;
• Odori derivati dal lievito che spesso indicano lo stile regionale del vino.
ASSAGGIA
Finalmente si assaggia!
Quando assaggiamo il vino, tutto dipende dalla struttura. Sentiamo il corpo, la dolcezza, l’acidità e il tannino sulle nostre lingue come presenza, untuosità, acidità e astringenza. Quando assaggi un vino, concentrati maggiormente su queste indicazioni e su come si evolvono dall’inizio alla fine. Dopo averlo fatto, puoi pensare ai sapori!
• Corpo: riempie il tuo palato o si trova a malapena?
• Dolcezza: molti vini secchi hanno una piccola quantità di zucchero residuo, che percepiamo come oleosità.
• Acidità: quanto è aspro e acido un vino.
• Tannino: la trama dell’astringenza che è spesso accompagnata da amarezza.
• Alcool: la sensazione di calore nella parte posteriore della gola.
PENSA
Scrivere la tua conclusione finale nelle note di degustazione ti dà la possibilità di legare tutto insieme e di ricordare in futuro le tue impressioni su un particolare vino, che di annata in annata sarà sempre diverso (sì perché come le condizioni meteorologiche cambiano di anno in anno, lo stesso accade per il vino!).
Con questi semplici accorgimenti potrai fare di un vino, una storia.. e non dimenticate che in tutto ciò la convivialità è la parola d’ordine!
Articolo che cita testi di “WineFolly”.