Così nasce il primo Vermouth di Verona. Lo firma Cornelia Tessari con 20 botaniche in Valdalpone

(di Elisabetta Tosi – L’Adige 18/01/2023)

A volte, quando si è fortunati,  i sogni diventano realtà, ma quando, oltre alla fortuna, ci si mette anche una buona dose di lavoro e dedizione, perfino le utopie possono realizzarsi.

Come è successo alla cantina Cornelia Tessari” (già “T.E.S.S.A.R.I.”) della Valdalpone, nota per i suoi Soave di pura Garganega, che ha realizzato il primo Vermut targato Verona. 

Il Vermut è una bevanda alcolica a base di assenzio con una storia che si perde nella notte dei tempi, dato che già a Roma si faceva un gran consumo di vinum absenthium.

Il vero boom commerciale si ebbe però a metà ‘800 del secolo scorso, grazie a Vermut firmati da nomi come Carpano, Fratelli Cora, Fratelli Cinzano, Martini & Rossi, Gancia, e altri ancora, tutti famosi produttori torinesi.

Un’età dell’oro che durò fino agli anni ’60 del secolo scorso, quando l’inizio dell’avanzata modaiola di un bere miscelato più colorato e meno vinoso mise questo prodotto fuori gioco.

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